Servizi essenziali e sviluppo sostenibile: la sfida di QN e Plures

La transizione ecologica come progetto di coesione territoriale. Acqua, energia e ambiente non sono solo servizi da garantire: sono infrastrutture sociali che incidono direttamente sulla qualità della vita, sulla competitività dei territori e sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Per agevolare questi processi servono investimenti, capacità industriale, una governance stabile e servizi pubblici in grado di accompagnare i cambiamenti senza aumentare le disuguaglianze tra aree del Paese. Questi i temi centrali del convegno promosso da QN Quotidiano Nazionale in collaborazione con Plures, che ha riunito a Firenze istituzioni europee e nazionali, regolatori, mondo della ricerca e imprese pubbliche.

Il dibattito ha evidenziato come politiche di coesione, digitalizzazione e innovazione debbano tradursi in cantieri reali e servizi più efficienti per le comunità. La revisione delle strategie europee, il superamento dei colli di bottiglia autorizzativi e la necessità di infrastrutture moderne sono stati indicati come passaggi decisivi per rendere sostenibile la transizione.

In questo contesto, il ruolo delle multiutility pubbliche è centrale. Senza utilities solideintegrate e capaci di investire, non esiste una vera strategia di sviluppo sostenibile. Servizi pubblici efficienti significano territori più attrattivi, tariffe più eque e maggiore resilienza economica e sociale.

Al convegno, oltre a Lorenzo Perra e Alberto Irace, presidente e amministratore delegato di Plures, sono intervenuti il ministro dell’Ambiente, Pichetto Fratin, il vicepresidente esecutivo della commissione UE, Raffaele Fitto, la sindaca di Firenze, Sara Funaro, il presidente dell’Istituto Piepoli, Livio Gigliuto ed alcuni esperti del settore come Giovanni Valotti, Ermete Realacci, Enrico Giovannini, Stefano Besseghini.