
Vogliamo la plastica in mare
Una bottiglia di plastica in mare che si trasforma in uno scafo, una lattina di alluminio su un marciapiede che diventa una bicicletta, un foglio di carta su un prato che trova nuova vita sotto forma di quotidiano. Sono alcune delle immagini simbolo di questa campagna di comunicazione di Plures Alia.
L’obiettivo è ingaggiare e responsabilizzare i cittadini, mostrando come il corretto conferimento possa trasformare un gesto quotidiano in un’azione di valore collettivo per l’ambiente e la comunità.
L’idea creativa si fonda su una serie di messaggi spiazzanti e d’impatto, che costituiscono l’incipit della campagna: “Vogliamo la plastica in mare, l’alluminio in strada, la carta nei parchi, il tetrapak nei cieli e il vetro sui muretti”.
Gli imballaggi dopo il conferimento nel giusto contenitore possono tornare a nuova vita, per le strade delle città, nei parchi o in mare aperto: come scafi per barche, biciclette, quotidiani, componenti per edilizia sostenibile o vetro mattone.
La campagna è caratterizzata da un tono di voce diretto e provocatorio e da visual di impatto, divisi in due metà: a sinistra l’immagine dell’abbandono del rifiuto, del degrado; a destra quella della nuova vita dell’imballaggio, sotto una nuova forma che dà valore ai comportamenti virtuosi dei cittadini. La provocazione (“Vogliamo la plastica in mare”, “Vogliamo il tetrapak nei cieli” ecc.) non è una contraddizione, ma un espediente per stimolare una riflessione attiva: gli imballaggi non sono rifiuti da abbandonare, ma risorse.
Gli strumenti della campagna
Scopri come differenziare i tuoi imballaggi - Leggi la mini guida




